Diritto civile

Persone e Famiglia

12 | 03 | 2025

Esprimere il consenso informato ai trattamenti sanitari non significa che ove la persona opponga resistenza all'esecuzione del trattamento si possa ricorrere a una misura coercitiva per praticarglielo comunque

Giovanna Spirito

Con ordinanza n. 6553 del 12 marzo 2025, la prima sezione civile della Corte di Cassazione, intervenendo in tema di trattamenti sanitari, ha affermato che la legge italiana prevede già un procedimento partecipativo per la formazione del consenso informato che, anche nel caso di mancanza o ablazione della capacità della persona, non è demandato esclusivamente alla volontà del rappresentante, il quale deve tenere conto della opinione della persona interessata secondo quanto dispone dell’art. 3, L. n. 219/2017, comunemente nota come legge sulle direttive anticipate di trattamento (legge DAT).

L’art. 3 della legge DAT dispone infatti che (comma 4) nel caso in cui sia stato nominato un amministratore di sostegno la cui nomina preveda l'assistenza necessaria o la ...

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